Quest’anno mi voglio fare un albero di Natale di tipo speciale,
ma bello veramente. Non lo farò in tinello, lo farò nella mente,
con centomila rami e un miliardo di lampadine, e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine. Un raggio di sole per il passero
che trema, un ciuffo di viole per il prato gelato, un aumento
di pensione per il vecchio pensionato. E poi giochi, giocattoli, balocchi quanti ne puoi contare a spalancare gli occhi: un milione, cento milioni di bellissimi doni per quei bambini che non ebbero
mai un regalo di Natale, e per loro ogni giorno all’altro è uguale,
e non è mai festa. Perché se un bimbo resta senza niente,
anche uno solo, piccolo, che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.
ma bello veramente. Non lo farò in tinello, lo farò nella mente,
con centomila rami e un miliardo di lampadine, e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine. Un raggio di sole per il passero
che trema, un ciuffo di viole per il prato gelato, un aumento
di pensione per il vecchio pensionato. E poi giochi, giocattoli, balocchi quanti ne puoi contare a spalancare gli occhi: un milione, cento milioni di bellissimi doni per quei bambini che non ebbero
mai un regalo di Natale, e per loro ogni giorno all’altro è uguale,
e non è mai festa. Perché se un bimbo resta senza niente,
anche uno solo, piccolo, che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.
Gianni Rodari
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