Era nato sul limite del bosco
Un piccolo giardino,
o uno scherzo del vento.
V’era di tutto: viole, ciclamini,
rose, bottoni d’oro,
gladioli bianchi e azzurri fiordalisi;
lungo il tronco di un leccio,
alti su l’erbe i freschi semprevivi,
salivano i convolvoli.
Tanta bellezza invero era sciupata,
ché la zona del bosco
era lontana e mai nessun vi andava.
Ma, ugualmente felici,
i fiori si scaldavano al buon sole;
e facevan festa
ai leprotti, agli insetti ed agli uccelli:
a tutte le creature viventi
oppure solo di passaggio
nei boschi di maggio
Giuseppe Fanciulli
2 commenti:
...Notte Marisa, forse per la prima volta siamo on-line in contemporanea!
Se ci sei "batti un colpo"! Hai trovato veramente una poesia che dipinge perfettamente il mese di maggio e le si addice molto bene anche il dipinto che hai scelto. Brava, come sempre, del resto! Ti sei meritata il bacio della buona notte....
Grazie Patrizia cara, sono contenta
che fai nuovamente le ore piccole!!! Ti mando il bacio del pomeriggio : smack !
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