Certo che le donne
sono un’altra razza. Con la bandana o gli sguardi catarifrangenti da Barbie,
con le grandi pance davanti o con l’uomo sbagliato addosso, innamorate di un
gatto o tradite dall'ombra della felicità, abbandonate all'angolo di una piazza
o tagliate da un improvviso dolore, si fermano un istante per piangere, poi
sollevano il capo e riprendono la strada. Sono maestre di dignità le donne. Non
bisogna lasciarsi distrarre dall'ondeggiare dei fianchi se vogliamo capire
qualcosa di loro, dobbiamo soltanto guardarle negli occhi perché i loro occhi
dicono quello che le bocche sanno tacere. Sì, le donne sono un’altra razza.
Spesso ci camminano a fianco così leggere che neanche ce ne accorgiamo. Quasi
sempre, però, ci precedono e basterebbe solo seguirle per capirne di più.
Seguirle con poco orgoglio e molto rispetto. Per essere più uomini. Un po’ più
uomini, almeno.
Antonello De Sanctis, Nel mondo degli uomini
Antonello De Sanctis, Nel mondo degli uomini